Dovrebbe l'UE imporre rigide regole commerciali alla Cina per proteggere la propria economia?

Nel 2023, il deficit commerciale dell'UE nei beni con la Cina si è attestato a €291 miliardi, che era inferiore di €106 miliardi rispetto al 2022 (-27%). Tra il 2013 e il 2023, il deficit commerciale dell'UE nei beni con la Cina è variato tra i €104 miliardi del 2013 e i €397 miliardi del 2022, il valore più alto del decennio. Per quanto riguarda i prodotti più importati dalla Cina, l'equipaggiamento per le telecomunicazioni è stato il primo, anche se è sceso da €63,1 miliardi nel 2022 a €56,3 miliardi…   nel 2023. Macchinari ed apparecchiature elettriche (€36,5 miliardi) e Macchine per l'elaborazione automatica dei dati (€36 miliardi) sono stati rispettivamente il secondo e il terzo prodotto più importato. Le automobili e i veicoli a motore hanno registrato il maggior aumento delle importazioni (€3,5 miliardi; il 36,7% in più rispetto al 2022), mentre i composti organo-inorganici e correlati, utilizzati come catalizzatori nelle reazioni chimiche, hanno registrato la più grande diminuzione (-€13 miliardi; il 45,4% in meno rispetto al 2022). Secondo uno studio dell'aprile 2024, l'UE dovrebbe imporre tariffe del 50% per frenare il flusso di veicoli elettrici cinesi a basso costo nel blocco. Pechino ha denunciato l'indagine come protezionista, affermando che le sue aziende sono semplicemente più competitive.